Sei in autostrada, la stazione di servizio più vicina è distante e ti scappa forte la pipì, ti fermi a lato della strada e liberi la vescica. È reato?
Fare la pipì per strada è rientrato per molto tempo negli “atti contrari alla pubblica decenza” così da essere considerato reato.
Solo nel 2016 con il D.lgs. n. 8/2016 è cambiata la disciplina di questo reato: gli atti contrari alla pubblica decenza sono stati depenalizzati.
Ciò significa che chi viene sorpreso a fare la pipì con il D.lgs. n. 8/2016 si vedeva notificare un illecito amministrativo che poteva variare da un minimo di € 5.000 a un massimo di € 10.000.
Tanti soldi, forse sproporzionati al reato?
Infatti La Corte Costituzionale , con la sentenza n.95/2022, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo in parola nella parte in cui prevede la sanzione amministrativa pecuniaria da “euro 5.000 a euro 10.000” anziché da “euro 51 a euro 309.
Per tale ragione la sanzione è stata rivista da “euro 51 a euro 309.
Beh certo, se continuiamo a vivere la strada con le abitudini che hanno caratterizzato i nostri predecessori o noi stessi fino a dieci, vent’anni fa, è scontato definire incivile tale pratica e punirla con una sanzione non cambia certo le dinamiche che spingono ad attuarla. Prescindendo dall’importo della multa e volendo immaginare un mondo ideale (Italia) dove esiste chi legifera e chi vigila sul rispetto delle stesse leggi.
Multa o no, l’educazione civica è uno stato mentale che si manifesta nelle azioni.
In definitiva mettetevi un urinatoio in cabina, accostate le tende e fatela dove vi pare. Bastano 6,00€ sugli eStore.